mercoledì 25 novembre 2009

ANASSIMENE



ANASSIMENE


Generalmente Anassimene viene collocato nel contesto dei "milesi" , vale a dire i filosofi della città di Mileto , nella Ionia Minore ( Talete e Anassimandro ) : egli visse poco dopo il sesto secolo . Come i suoi due colleghi , anche Anassimene individua un unico principio dal quale sarebbe derivato tutto il resto . Mentre Talete scelse l'acqua e Anassimandro l'infinito , Anassimene affermò che tutto deriverebbe dall'aria . Si possono avanzare ipotesi sul motivo di questa scelta : in fondo l'aria si identifica un pò con il cielo che era la sede degli dei e quindi non pare una scelta insensata . Di per certo sappiamo che Anassimene affermò che l'aria è il principio di tutto in quanto è principio della vita : bisogna tenere in considerazione che il termine greco che indica la vita , l'anima è "psukè" che in origine significava proprio "soffio vitale" . Comunque Anassimene viene solitamente trattato a piccoli cenni ed è sempre stato considerato inferiore rispetto agli altri 2 milesi : Talete fu l'iniziatore della ricerca del principio , Anassimandro fece un grande passo avanti introducendo il concetto di astrazione (che cosa è infatti più astratto dell'infinito ?) e Anassimene ? Egli , se ponderiamo accuratamente la situazione , ha fatto un passo indietro e non ha introdoto nulla di nuovo : è rimasto legato ad un elemento concreto quale l'aria . Tuttavia ultimamente è stato rivalutato per diverse ragioni : tra le tante una merita di essere ricordata : in epoche successive a quelle dei Milesi , un tale Diogene , uomo di estrema cultura , penserà di riprendere la filosofia milesia e tra i tre autori scelse proprio di esaminare Anassimene . Ci deve dunque essere un motivo se un uomo colto come Diogene , di cui fu allievo lo stesso Socrate , scelse proprio Anassimene . La risposta è che evidentemente Anassimene dei tre era il più coerente e classico per i successori . Anassimene non si limitò a dire che l'aria era il principio di tutto , ma si sforzò e cercò di spiegare il processo (a differenza di Talete ) : per lui il processo tramite il quale l'aria si trasforma in tutte le altre cose è quello della rarefazione e della condensazione . Come Talete aveva dimostrato la presenza della vita negli esseri non viventi mediante l'esempio del magnete che attira il ferro e che quindi è vivo , così Anassimene partì da un esempio particolare per poi estendere le sue tesi all'intera realtà . Egli si servì dell'esempio della respirazione . Notò che a seconda dell'apertura della bocca l'aria usciva diversamente : a bocca larga usciva calda , mentre a bocca stretta usciva fredda . Così estese il processo all'intera realtà sostenendo che freddo e caldo fossero il risultato di un fatto quantitativo . L'aria a seconda che sia più condensata o rarefatta implica il freddo e il caldo . Il caldo e il freddo sono quindi il risultato di processi quantitativi : sono quindi qualità derivanti da una quantità diversa d'aria . Al di là di un certo livello di condensazione si ha l'acqua , e al di là di un certo livello di rarefazione si ha il fuoco . L'aria attraverso passaggi quantitativi può quindi trasformarsi in tutto . Era il più coerente dei Milesi perchè Talete non spiegava chiaramente come l'acqua potesse trasformarsi in tutto , mentre Anassimandro nell'ambito delle ricerche naturali dei milesi era uscito un pò fuori tema introducendo il concetto di infinito ; Anassimene sarà anche stato un pò monotono (non solo nelle tematiche , ma pure nello stile ) , ma è comunque stato coerente e ha sempre motivato coerentemente le sue affermazioni . Va poi detto che fu il primo ad ipotizzare che la qualità derivasse dalla quantità , tematica poi ripresa dai Pitagorici .

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