domenica 19 settembre 2010

I tipi di posa del parquet


Scelto il parquet, è il momento di ordinarlo. Premessa: in realtà al momento della scelta conviene avere già qualche idea riguardo la posa, perchè il tipo di posa incide anche sulla quantità di parquet da ordinare, e inoltre è bene sapere che se il listone del parquet che avete scelto non ha le giunzioni maschio-femmina che ne facilitano l’incastro, per la posa sono richieste maggiore abilità ed attenzione. La soluzione migliore, attualmente, è quella della giunzione a incastro, un’evoluzione di quella maschio-femmina con una maggiore tenuta grazie al particolare disegno delle due parti, e che entra in sede con una specie di scatto. Questa immagine aiuta a capire:
posaparquet
QUANTO PARQUET PREVEDERE
I tipi di posa sono molti, e in teoria sono limitati solo dalla nostra fantasia, ma ciò che conta è che comportano più o meno scarti. In generale gli schemi di posa che seguono l’andamento delle pareti hanno meno scarto, quelli in diagonale di più. Per i primi, vi conviene ordinare il 4-5 per cento in più dei metri quadrati della superficie da rivestire. Per la posa in diagonale, circa i 10 per cento in più. Meglio se vi avanzano un po’ di listoni. Li conserverete per eventuali sostituzioni future.
FARE L’ORDINE: ZOCCOLETTO E PEZZI SPECIALI
Al momento dell’ordine, non dimenticate lo zoccoletto o battiscopa, che non è solo una finitura estetica ma serve per celare il vuoto che avrete lasciato per compensare la dilatazione del parquet, e i giunti di dilatazione. A che cosa servono? Sono indispensabili se dovete pavimentare superfici piuttosto grandi. Infatti in questo caso lo spazio vuoto lasciato tra il parquet e le pareti può non essere sufficiente ad assorbire la dilatazione del legno, con il rischio che il parquet si alzi. I giunti di dilatazione, giunture in gomma o o altro materiale plastico, vanno inframmezzati ai listoni circa ogni 6-8-10 metri di superficie lineare. L’oscillazione delle misure dipende dal tipo di parquet scelto e dal disegno con cui il parquet viene posato. Diciamo che fino a sei metri di lunghezza, se lasciate 8-10 mm di vuoto tra il parquet e la parete, potete evitare i giunti di dilatazione.
Quando ordinate non dimenticate tutte le altre cose necessarie, che dipendono però dal tipo di posa, e quindi evitiamo di elencare qui. Ricaverete da voi la lista dai seguenti paragrafi
I TIPI DI POSA
Le tecniche sono quattro: 1. inchiodato. 2. incollato. 3. flottante con colla. 4. flottante libero. A bruciapelo, vi consigliamo il flottante libero, perchè è il più facile, ma anche perchè ne potete sostituire più facilmente un’area danneggiata e potete smontarlo e rimontarlo in un altro ambiente. Ma vediamo le tecniche più in dettaglio
Inchiodato. Metodo tradizionale, è il più antico, ma anche il più complesso e il più costoso. In pratica, i listoni vanno inchiodati su delle liste in legno già predisposte. Questo significa che tale posa va prevista quando fate o rifate il massetto. Le liste, dette magatelli, sono a sezione triangolare, con l’angolo superiore smussato. I magatelli devono essere annegati nel massetto. Inutire dire che la fase di inchiodature dei listoni sui magatelli è lunga e delicata. Se volete questa posa, il nostro consiglio è di affidarvi a un professionista.
Incollato. Negli anni passati è stato il metodo più diffuso. Si stende la colla sul massetto o sul pavimento sottostante e poi si posano i listoni. Anche se per fortuna le colle di oggi sono atossiche (in passato erano davvero nocive: non sono pochissimi i posatori di una certa età che hanno problemi di salute. Ne conosciamo uno che ha perso un polmone…), riteniamo che meno se ne usano e meglio è.
Flottante, con colla o libero. Attualmente è il metodo che gode di maggior fortuna. La posa flottante presuppone la stesura di un rivestimento tra il massetto e il parquet vero e proprio. Questo “tappetino”, o sottopavimento, ha molteplici funzioni:
1. Livelamento: livellare eventuali imperfezioni del sottofondo, che comunque devono essere minime
2. Fonoassorbimento: assorbire il rumore della camminata: senza il tappetino il parquet flottante, in particolare se ci camminate con scarpe di cuoio o zoccoli in legno, suona “vuoto”. Un buon tappetino fonoassorbente evitate l’inconveniente. Per questa funzione è particolarmente indicato quello in sughero.
3. Isolamento termico e acustisto: isolare il parquet dall’umidità, e più in generale una funzione di isolamento anche termico è sempre apprezzabile, perchè serve a ridurre il fenomeno di dilatazione cui i listoni sono soggetti proprio a causa del caldo e dell’umidità.
Ma quanto costa un tappetino per parquet? I prezzi oscillano da circa 1 euro a 3-4 euro al metro quadrato.
Una volta sistemato il tappetino, la posa flottante può essere eseguita per semplice incastro dei listoni, come da figura in alto, oppure incollando il lato di incastro in modo da fissare maschio e femmina. La posa a incastro libero, oltre che essere più semplice ed economica, ha un ulteriore vantaggio: in un secondo momento potrete smontare il parquet e rimontarlo in un’altra stanza, quando si presenterà la necessità. Se ipotizzate che possa accadere, raccomandiamo di prevederlo al momento dell’ordine, meglio aumentare quel minimo 4 per cento in più che dovreste sempre calcolare per lasciarvi qualche ulteriore listone di riservam che vi farà comodo quando rimonterete il parquet in un’altra stanza.


sabato 18 settembre 2010

muffa: rischi per la salute


 
La comparsa di una macchia di muffa all'interno di un ambiente domestico non deve essere sottovalutata- afferma lo Studio Associato Minniti & Torella Architetti di Roma- poiché è un indicatore inequivocabile di una cattiva qualità ambientale, e può essere fonte di pericoli per la salute in particolare dei bambini. Le spore di alcune muffe, infatti, causano potenti allergie, o possono rilasciare tossine che, nei polmoni, creano infiammazioni polmonari.Come gli altri allergeni indoor, quali acari e batteri, la presenza all’interno degli edifici delle spore prodotte dalla muffa ha comportato negli ultimi anni un crescente aumento dei casi di asma nei bambini e negli adolescenti.

Attenzione ai prodotti antimuffa nocivi per la salute
«La pulizia con la candeggina è un palliativo che sposta il problema di qualche mese, ma non ne elimina la causa» continua lo Studio Minniti&Torella; la disinfezione può essere fatta con la candeggina, ma l'applicazione di molti prodotti antimuffa (a esclusione di alcuni come l'intonaco interno a base di calce) sono a volte sconsigliati poichè intervengono sull'effetto e non sulla causa ed oltretutto spesso sono prodotti di sintesi fortemente dannosi per la salute umana. E' sempre meglio consultare un architetto o uno specialista e leggere bene le etichette dei prodotti.


Come eliminare le muffe: liquidi, pitture e sistemi isolanti


Per valutare empiricamente il grado di formazione della muffa, basta guardare il colore, che inizialmente è beige chiaro, e poi passa al colore nero. Inoltre un altro indice è l'estensione della macchia, che assume con il passare del tempo dimensioni sempre più estese. Secondo Roberto Rallo del colorificio Atria «la miglior arma è la prevenzione, con la ventilazione costante dei locali, e in special modo dei muri esposti all'esterno» (ma della prevenzione ne parleremo nella prossima puntata).
COME ELIMINARE LE MUFFE
Risponde lo studio Fulfaro & Partners, architettura - ingegneria in Roma
Non esiste un metodo unico per combattere la muffa, bensì molteplici. Per lungo tempo sono stati impiegati rimedi come l'alcol denaturato o la comune candeggina.
Oggi in commercio sono disponibili nuovi prodotti quali:
LIQUIDI ANTIMUFFA: sterilizzanti per rimuovere la muffa dai muri o additivi da aggiungere all'idropittura per rendere le pareti meno attaccabili dalle spore;
IDROPITTURE ANTIMUFFA: anticondensa per rimuovere la muffa che si è formata per eccesso di condensa, e additivate per ambienti dove è scarsa la ventilazione.
Quando comincia a formarsi della muffa alle pareti, bisogna intervenire con urgenza per impedire che essa si propaghi sempre più.

Le principali fasi sono le seguenti:
1. lavare a fondo le muffe dal muro con un liquido antimuffa, tenendo ben ventilato il locale dove state lavorando per non respirare le esalazioni del prodotto (usare guanti di gomma e mascherina). Non grattare la muffa dai muri con
spazzole o spatole, le spore della muffa si propagherebbero nell’aria né risciacquare con acqua. Arieggiare per bene il locale fino a quando scompare ogni odore lasciando asciugare i muri.
2. Nei casi più gravi, ossia quando la muffa ha danneggiato la pittura o l’intonaco, dopo il lavaggio (far passare almeno 24 ore) bisogna raschiare le pitture e gli intonaci e stuccare le parti ammalorate.
3. Quindi dare almeno due mani di pittura antimuffa impregnando le pareti interessate facendo asciugare per almeno 24 ore.
4. Infine applicare un additivo antimuffa specifico per idropitture; normalmente un flaconcino da 250 ml è sufficiente per additivare una latta da 14 lt di idropittura.

ISOLARE LE PARETI ESTERNE E INTERNE
Per le pareti fredde è necessario migliorare la coibentazione con opportuni sistemi isolanti:
- isolando le pareti dall’esterno (cosiddetto rivestimento a cappotto), si ottiene l’eliminazione di tutti i punti freddi e aumenta la capacità di accumulo termico dell’edificio. Il sistema d’isolamento a cappotto consiste nel fissare all’esterno delle pareti, tramite collanti e tasselli, dei pannelli coibenti (tipo EPS) che successivamente vengono rasati con una speciale colla ed armati con una rete in fibra di vetro alcali-resistente prima dell’applicazione della rasatura e finitura finale.

Isolamento delle pareti dall’interno, a seconda dei casi si può utilizzare una delle seguenti soluzioni:
1. incollare sulle pareti interne lastre di gesso rivestito preaccoppiato con isolante (tipo polistirene, fibra di legno o fibre minerali).
2. Realizzare una controparete con struttura metallica, isolante e gesso rivestito.


Sos muffa in casa


 muffa


Antiestetica e insalubre, si forma a causa di infiltrazioni o eccessiva umidità. Ecco come intervenire nell’immediato, quali sono le cause e quali comportamenti evitare, partendo da una domanda dei lettori.
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In alcune stanze della mia abitazione (tutte dipinte con lavabile bianca,  si formano delle muffe a “macchia di leopardo”, sempre negli stessi punti ossia dove si trovano i pilastri e i travi di calcestruzzo, sulle pareti di mattoni forati il fenomeno è molto meno intenso, praticamente inesistente , solo sfumato man mano che ci si allontana dal cemento armato. Ho provato delle costose vernici antimuffa (che hanno un lievissimo odore di zolfo) ma le muffe ricompaiono dopo 3, massimo 4 anni. Attualmente utilizzo comune candeggina spruzzata con un erogatore spray,  ripetendo l’operazione fino alla scomparsa delle muffe , a intervalli di 24 ore.
Con tale soluzione il lavoro è poco e la spesa irrisoria ma ovviamente nel giro di un annetto le muffe  si riformano.
Escludendo un costoso intervento di cappottatura esterna, quali altre soluzioni potete consigliarmi? Un rivestimento murale in sughero di 4 mm, incollato alla parete, potrebbe risolvere il problema?
Ringraziando per l’eventuale attenzione porgo i più cordiali saluti,
Regina


Risponde l’architetto Paola Nisticò di Roma
La muffa è un sintomo di condensa presente all’interno o sulla superficie della parete: essa si manifesta quando la parete esterna dell’edificio non è adeguatamente isolata.
In conseguenza di ciò il vapore acqueo, contenuto nell’aria sotto forma di umidità relativa, nel passaggio dell’aria da una temperatura più alta (interna) a una più bassa (esterna) si condensa. Questo avviene specialmente d’inverno. Un altro fattore che può essere causa di muffe è l’infiltrazione dell’acqua piovana dalle superifici esterne qualora non ci fossero un buon intonaco né una buona pittura (sono molto consigliate quelle acril-silossaniche).
I punti critici, in cui questo fenomeno è più evidente, sono le intersezioni tra pilastri e muratura, dove, per differenza di porosità dei componenti, c’è discontinuità di materiale e un passaggio di calore più rapido (ponti termici).
Affinché questo passaggio di calore non si manifesti la parete deve essere adeguatamente coibentata e la faccia interna deve avere una temperatura vicina a quella dell’ambiente che delimita (se nell’ambiente ci sono 20°C, la parete interna dovrebbe misurane 15°C).
Nel suo caso la parete perimetrale non possiede queste caratteristiche e va quindi adeguata.
Intanto le consiglio di ventilare l’ambiente e asciugare con un deumidificatore. Pitturare non è un rimedio definitivo, anche se esistono alcuni tipi di pitture con buone caratteristiche di isolamento.
Sono diversi i parametri che contribuiscono al mantenimento dell’umidità relativa all’interno di un ambiente, ma, un ruolo fondamentale, viene svolto dalla resistenza termica della parete, ovvero dalla sua capacità a non far passare il calore dall’interno verso l’esterno.
Inoltre gli ambienti devono essere mantenuti asciutti consentendo una ventilazione naturale, se poi si tratta di ambienti come cucine e bagni dove la presenza di vapore acqueo è maggiore o di pareti con esposizione svantaggiata, non credo che i rimedi empirici possano fare qualcosa.


mercoledì 15 settembre 2010

Come fare a scegliere il meglio Parquet



Parquet è uno dei disegni più popolari per i pavimenti esposti oggi. Come alternativa alla moquette, questo tipo di pavimentazione è meno costoso rispetto a molte altre opzioni, e ha il vantaggio di essere relativamente facile da mantenere. Quando si sceglie il tipo di pavimento in parquet per la vostra casa, ci sono alcuni punti da tenere a mente se si vuole raggiungere l'aspetto desiderato e mantenere comunque nel rispetto del budget.
Non tutti sono consapevoli del fatto che il parquet è disponibile in una vasta gamma di sfumature. Questo è a tuo vantaggio, in quanto significa che è possibile scegliere facilmente pavimento che funziona con gli altri elementi di design nel tuo spazio. Deep toni ricchi possono aggiungere un aereo di eleganza alla stanza, mentre i toni più leggeri, sono ideali per un look più casual. Ci sono diverse texture disponibili con pavimento in parquet. Diversi tipi di legno vengono utilizzati per creare le sezioni pavimento. Gradi più alti sono buone opzioni per le zone ad alto traffico, mentre i gradi meno spesso funzionano bene in ambienti che vedono l'uso relativamente poco. La scelta del giusto grado renderà possibile per la pavimentazione a durare molti anni prima che ci sia la necessità di sostituire una parte o l'intero piano. Alcuni tipi di pavimenti in parquet sono trattati specificamente per l'installazione in zone ad alto traffico. Mentre i pavimenti sono di lunga durata, in qualsiasi forma, le sezioni che sono trattati con sigillante extra sono spesso preferibili quando l'installazione è in cucina, un corridoio o una stanza che vede una grande quantità di utilizzo. Prima di stabilirsi in un particolare colore e stile, assicurarsi che il prodotto è idoneo per l'area che avete in mente. La facilità di installazione è un altro fattore da considerare quando si esaminano i diversi tipi di parquet. Molti disegni comprendono una lingua nella progettazione scanalatura che lo rende facile per fare scattare le sezioni in posizione. Il risultato finale è un pavimento che sembra come se fossero installati professionalmente, anche se la casa ha esperienza, non prima di installare qualsiasi tipo di pavimentazione. Si vogliono anche per essere sicuri di acquistare materie pavimento in parquet, che hanno un adesivo che è semplice da usare. Alcuni tipi di colla parquet in legno richiede nulla di più di un sottile strato di garantire le sezioni in atto. Altri esempi di adesivo parquet in legno non vengono premiscelati e può essere un po 'confuso da applicare. Questo può essere un fattore importante se si pensa di fare l'installazione da soli.
Il prezzo è spesso un fattore cercando in diverse tonalità e disegni di pavimento in parquet. Fortunatamente, è possibile acquistare sezioni parquet di buona qualità sono i prezzi ragionevoli. Questo significa che anche se si dispone di un budget limitato, c'è una buona probabilità che si può ancora permettersi il pavimento che si desidera. Per i bilanci eccezionalmente ristretto, considerare l'acquisto di piccoli lotti di sezioni interrotto, che sono in vendita con uno sconto profondo. Mescolando le sezioni in grado di creare un design unico che è piacevole per gli occhi e molto meno costoso di quanto sembri.


Preparare le camerette dei bambini


cameretta: Le giuste atmosfere-arredamento

Va creato un ambiente favorevole per il bambino, fin dai primi giorni di vita.


Alcuni consigli per le mamme e i loro piccoli
cameretta: Alcuni consigli per le mamme e i loro piccoli-arredamento
Un buon riposo aiuta a star meglio (foto archivio Erbesi)
Il sonno dei nostri bambini è una cosa preziosa. Per questo abbiamo pensato di suggerirvi alcune buone abitudini e utili consigli per aiutarvi ad affrontare meglio i piccoli grandi problemi del loro sonno.

La caratteristiche del lettino.

Si può passare al lettino quando, dormendo nella culla o in carrozzina, il bambino comincia a muoversi con autonomia.
Un buon lettino deve avere le seguenti caratteristiche: essere piatto, rigido e robusto.
Il materasso deve avere le misure perfette, onde evitare che un piedino o una manina restino impigliati nello spazio tra le sponde e la base del lettino.

Il cuscino ideale

Quando il bimbo è molto piccolo è meglio non usare il cuscino.
Più avanti, semmai, si può passare ad un cuscino basso, non più di 2 cm di spessore, anallergico e antisoffoco.
E’ importante lasciate sempre un risvolto minimo del lenzuolo: quando si gira da una parte all'altra durante la nanna, se troppo lungo, potrebbe coprirgli la testa.




Le giuste atmosfere
Le caratteristiche della stanza

Fin dai primi giorni di vita, il bambino deve dormire sempre nello stesso lettino e nello stesso luogo, la stanza deve essere in un luogo della casa tranquillo e silenzioso e durante il riposto la cameretta deve rimanere al buio.
La stanza dove dorme deve essere ricca di ossigeno e non troppo secca; va sempre arieggiata e, quando il riscaldamento è acceso, è utile un umidificatore per mantenere l'umidità al 60%.
Un ambiente sano significa anche assenza di rumori, tensioni, ansie. Se possibile, la stanza del bambino va isolata dai rumori esterni con doppi vetri, e protetta da altri disturbi sonori determinati dal volume alto di stereo o televisione o dal tono di voce del conversare, all'interno dell'abitazione.
Un altro particolare a cui bisogna fare attenzione è la temperatura, infatti i piccoli soffrono molto il caldo; perciò è fondamentale mettere un termometro nella loro cameretta, facendo in modo che la colonnina stazioni tra i 18 e i 20˚ e non infagottarli troppo, spesso il pianto notturno è causato dall'arsura dovuta al caldo.

Il pigiama

Come pigiama, per i neonati sono molto pratiche le tutine che coprono anche i piedi da scegliersi in cotone, cotone felpato o ciniglia a seconda della stagione. D'estate, quando è molto caldo, il bambino può dormire anche solo col pannolino e un lenzuolino.
Per i più grandicelli, vanno bene anche i pigiamini spezzati, sempre in fibre naturali.
Gli indumenti non devono essere troppo aderenti, per lasciare il bambino libero nei movimenti.
cameretta: Le giuste atmosfere-arredamento
La cameretta deve essere tranquilla e silenziosa


lunedì 13 settembre 2010

Aria pulita in casa


Ricarichiamola di ossigeno


Anche la casa può essere inquinata
purificatori: Anche la casa può essere inquinata-ionizzatori


L’atmosfera è sempre più avvelenata dalle attività dell’uomo, ma la situazione peggiora all’interno delle stanze in cui viviamo, poiché in esse si accumulano sostanze tossiche dovute a fattori propri dell’ambiente chiuso:

• Fonti di combustione, che bruciano ossigeno ed immettono gas tossici: impianti di riscaldamento, forni, fuoco dei fornelli, sigarette, bruciatori di profumi, candele.

• Respirazione delle persone, con sottrazione di ossigeno ed emissione di ossido di carbonio.

• Colle, pitture, materiali sintetici, largamente presenti nella casa, contengono formaldeide, e altri agenti pericolosi.

• Prodotti per la pulizia, insetticidi, deodoranti con componenti ed esalazioni spesso nocive.

• Apparecchi elettrici ed elettronici, durante il funzionamento, creano campi magnetici determinando la formazione di ioni positivi.

• Condizionatori, che diffondono un pulviscolo ricco di microrganismi: funghi, virus, batteri.

• Polvere, depositata su mobili e tessuti, composta da sostanze dannose.

• Umidità, ne sono portatori il bagno e la cucina, favorisce lo sviluppo di muffe e di acari.
Ioni e benessere
purificatori: Ioni e benessere-ionizzatori
I luoghi in cui vi è acqua in movimento e vegetazione sono ricchi di ioni negativi, indispensabili per il nostro benessere psicofisico
Un ambiente altamente inquinato e dannoso alla salute dell’uomo è caratterizzato dalla presenza di ioni positivi, nocivi alla salute poiché hanno la capacità di degradare le cellule umane; per neutralizzarli sono necessari gli ioni negativi che aggrediscono le molecole inquinanti facendole precipitare a terra; ristabilendo l’ossigeno, questi ultimi rendono migliore la qualità dell’aria che respiriamo.

• Gli ioni positivi si formano in alta concentrazione laddove ci sono cariche elettriche ed elettrostatiche, in natura ne sono carichi i venti caldi e l’atmosfera prima di un temporale; essi provocano malessere, nervosismo, aggressività.

• Gli ioni negativi sono generati dai movimenti di acqua (cascate, mare in burrasca, piogge scroscianti) e dalla fotosintesi, quindi in presenza di piante (boschi, verde degli ambienti naturali); ne è particolarmente ricca l’aria pura di montagna.
Essi ci permettono una migliore respirazione, apportando ossigeno al sangue, ed esercitano effetti rivitalizzanti sul nostro corpo.

Per aumentare il nostro benessere e la nostra salute sono consigliabili, ogni volta che sono possibili, le passeggiate nel verde, campi-prati-boschi, ai laghi e al mare, in montagna e in collina, dove si può respirare aria ricca di ioni negativi e quindi di ossigeno , assieme alla pratica di esercizi ginnici e di respirazioni profonde.



Le conseguenze di una casa inquinata
Una stanza, dove si concentrano tanti inquinanti e dove c’è umidità, è più difficile da riscaldare, richiede maggiore consumo energetico e quindi ancora più inquinamento.
È preferibile mantenere un ambiente non troppo riscaldato poiché, soprattutto per chi svolge un lavoro sedentario, più aumenta il caldo, più viene bruciato ossigeno.
La diminuzione dell’ossigeno provoca sofferenza alle cellule cerebrali, quindi affaticamento mentale con malesseri e mal di testa.
La permanenza in un ambiente chiuso produce comunque sulla salute dell’uomo gravi conseguenze: stanchezza, problemi respiratori e cardiovascolari, irritazioni ed allergie.
I rimedi per le nostre case
purificatori: I rimedi per le nostre case-ionizzatori
Aprire le finestre spesso è indispensabile per reintrodurre l'ossigeno perduto nelle nostre case.
Se non si dispone di una abitazione costruita secondo i principi della bioarchitettura, fatta con materiali naturali e fornita di perfetti sistemi di tiraggio, filtraggio e aerazione, si possono seguire delle regole per ricambiare l’aria caricandola di ioni negativi e recuperando l’ossigeno perduto.
Ricordiamo che gli elementi naturali aria-acqua-sole sono i migliori agenti per eliminare polveri e inquinanti, quindi per purificare e disinfettare:

Arieggiare le stanze, anche più volte al giorno, scegliendo i momenti migliori, soprattutto per chi abita in zone trafficate. Se è vero che ciò comporta un consumo energetico, è anche vero che l’aria pulita si riscalda più facilmente.

Aprire le finestre durante e dopo le piogge, quando c’è il sole, ma non prima di un temporale, per quanto detto sopra.

Disporre piante nelle stanze, ma non in camera da letto, in particolare se l’ambiente è secco.

Mantenere gli impianti di riscaldamento efficienti ed usare i combustibili meno inquinanti.

Evitare un eccessivo riscaldamento delle stanze poiché, oltre a risparmiare denaro e limitare l’inquinamento, ciò contribuisce a migliorare il nostro benessere.

Acquistare mobili e tessuti prodotti e trattati con materiali e sostanze naturali; usare pitture naturali.

Utilizzare detergenti naturali (ne fa fede l’etichetta); lavare con acqua e sapone; deodorare e profumare con le erbe aromatiche; purificare, profumare e tener lontani gli insetti con gli oli essenziali; decalcificare con l’aceto.

Stendere ad asciugare i panni all’aria e al sole, esporre ai raggi del sole tendaggi, cuscini e tappeti per far rilasciare la polvere e disinfettarli.

Usare gli elettrodomestici il meno possibile, staccando la presa dopo l’uso.

Curare la manutenzione di condizionatori e depuratori, con una accurata pulizia dei filtri.

• Valutare l’opportunità di un impianto centralizzato di aspirazione delle polveri e di un ionizzatore.


Un passatempo in casa per tutta la famiglia


Dipingere i sassi


dipingere: -decoupage
Colori acrilici per dipingere
Dipingere i sassi trasformandoli in oggetti di arredamento unici e personalissimi, da utilizzare come fermacarte, fermaporta, soprammobili, ma anche come oggetti da collezionare o regalare.
Se vogliamo, tutti, grandi e bambini, possiamo realizzarli, con una spesa modesta, con un po’ di convinzione e di impegno e con tanta fantasia, non scoraggiandoci di fronte ai primi risultati; magari c’è chi saprà creare delle vere opere d’arte. Tre sono le fasi per procedere:

1. Scelta dei sassi.
Tutti abbiamo trovato e portato a casa dei sassi particolari poiché siamo stati attratti dalle loro forme o dai loro colori. Ce ne sono in ogni luogo, ma soprattutto lungo le rive dei fiumi e dei laghi, sulle spiagge o in montagna: levigati, rotondeggianti, piatti, a foggia regolare o strana.
È importante scegliere il sasso in base all’idea che ci suggerisce la sua forma: un particolare animale, un fiore, un frutto, uno scorcio paesaggistico.

2. Materiale occorrente.
Pennelli sottili, colori acrilici, vernice fissante lucida.

3. Realizzazione.
Utilizzando sempre un modello, con il colore acrilico si dipinge su tutto il sasso uno sfondo neutro, scegliendo una tonalità predominante del soggetto, che verrà via via riprodotto in modo particolareggiato utilizzando tutta la superficie.
Una volta terminato il dipinto, si lascia asciugare bene, quindi si passa sopra una mano di vernice fissante lucida.
La fantasia suggerirà le scelte: di particolare effetto sono gli oggetti di piccole dimensioni da riprodurre a misura reale, come ad esempio una noce, una ciliegia, una pigna, una chiocciola, una margherita.
Da collezione sono le famiglie di animaletti, (coccinelle, tartarughine, api, ricci, scimmiette) composte da un certo numero di piccoli e da mamma e papà di dimensioni più grandi. Ma si potranno creare fossili, conchiglie, teste di cani, gatti, tigri, uccelli, serpi acciambellate, pesci, mezzi cocomeri e mezze zucche dai colori vivaci, fiori, volendo con un piccolo insetto sopra. Se vediamo un soggetto particolare, oppure durante una vacanza osserviamo uno scorcio interessante, possiamo sempre fotografarlo per poi cercare di riprodurlo.
dipingere: -decoupage


Restaurare un mobile con il fai da te


Arredare la casa con i mobili antichi


restaurare: -mobili antichi
Non è facile restaurare un mobile antico secondo i metodi del tempo passato, senza usare le moderne vernici.
Si può cominciare da una vecchia cornice, che si presenta magari ricoperta da varie riverniciature, per verificare come il procedimento può trasformarla in un oggetto di vero antiquariato, per passare eventualmente ad oggetti in legno più importanti.
Primo metodo
1. Sverniciatura:
pennellando con ammoniaca e lavando con acqua e sapone, togliere la sporcizia e tutti gli eventuali strati di colore fino ad arrivare alla completa pulizia del legno.

2. Trattamento antitarlo:
prima iniettare con una siringa l’antitarlo nei forellini provocati dai tarli, quindi con un pennello intinto passare tutta la superficie.

3. Colorazione:
passare col pennello alcol denaturato mescolato con anilina in polvere, facendo attenzione perché l’anilina fa diventare scuro il legno, quindi aggiungerne poca alla volta fino ad ottenere la tonalità desiderata.

4. Ingrassaggio:
sciogliere della cera d’api, togliere dal fuoco e aggiungere acqua ragia finché si possa stendere col pennello e ripassare tutto il mobile. Spazzolare.
restaurare: Primo metodo-mobili antichi
L’antitarlo va iniettato con una siringa nei forellini

Secondo metodo
restaurare: Secondo metodo-mobili antichi

1. Sverniciatura:
pennellando con ammoniaca e lavando con acqua e sapone, togliere la sporcizia e tutti gli eventuali strati di colore fino ad arrivare alla completa pulizia del legno.

2. Trattamento antitarlo:
prima iniettare con una siringa l’antitarlo nei forellini provocati dai tarli, quindi con un pennello intinto passare tutta la superficie.

3.Ingrassaggio:
stendere olio di lino finché il mobile si impregna, poi ripassando con un panno pulito togliere l’eccesso.

4. Verniciatura:
applicare su tutta la superficie una soluzione di alcol e ceralacca (si acquista già pronta nei negozi specializzati), cui si aggiunge anilina in polvere, ma facendo attenzione alla tonalità, poiché l’anilina potrebbe far diventare troppo scuro il legno, quindi usarne con moderazione.
L’applicazione viene effettuata mediante tamponi di cotone fino a completamento dell’operazione.
Il risultato dovrebbe essere sorprendente.


venerdì 10 settembre 2010

Giardinaggio in casa, cosa fare



Un balcone speziato e profumato con le piante aromatiche


Come coltivare le piante aromatiche
piante: Come coltivare le piante aromatiche-giardinaggio
Origanum vulgare

Le spezie, con i loro intensi sapori, colori ed odori, richiamano alla nostra memoria antichi viaggi e suggestioni esotiche; non mancano però nella flora spontanea, da quella mediterranea fino a quella alpina, piante aromatiche facilmente coltivabili non solo da chi ha a disposizione un giardino, ma anche in vaso sul balcone di casa.
Infatti esse crescono nell’ambiente spontanee o naturalizzate e quindi non richiedono particolari cure, solo di essere annaffiate abbondantemente, se presentano foglie caduche, più raramente se la foglia è sempreverde.
Durante l’inverno possono rimanere all’esterno poiché sanno resistere ai rigori del clima; se la pianta è perenne, non preoccupiamoci se le foglie cadono e sembra morta, non c’è bisogno di annaffiarla, appena arriva la primavera vedremo rispuntare le nuove gemme e formarsi la nuova pianticella.
E’ facile reperire le pianticelle o le sementi accompagnate dalle indispensabili indicazioni per la loro coltivazione: si possono acquistare nei vivai e nei negozi di giardinaggio, ma anche presso i reparti di frutta e verdura nei supermercati e presso quelli di giardinaggio nei centri di hobbistica.
La crescita sarà maggiore se avviene nel terreno, in particolare per le piante di maggiori dimensioni, per arbusti e alberelli, che nel vaso vegetano meno, ma comunque ci permettono di avere sempre a disposizione foglie e fiori freschi che effondono tutt’intorno profumate fragranze.
Proprietà e uso delle piante aromatiche
Le piante aromatiche sono ricche di proprietà medicinali, svolgendo in particolare azioni antiossidanti e disintossicanti, ma per i preparati terapeutici e il loro uso è sempre consigliabile rivolgersi al medico; possiamo invece usarle liberamente allo stato naturale nei cibi, anche nelle diete, poiché esaltano i sapori senza aumentarne i contenuti calorici e permettono inoltre di diminuire l’uso di condimenti e di sale.
Non va inoltre dimenticato che la pianta rilascia nei cibi i propri principi benefici, contenuti nelle varie sue parti: fiori, foglie, frutti, semi, anche se dopo la cottura vengono eliminate, come ad esempio le foglie di alloro o le bacche di ginepro particolarmente indicate per la preparazione della cacciagione.
Si può quindi consigliare l’uso delle piante aromatiche che non solo sono utili per insaporire i cibi, per realizzare salse e condimenti, per arricchire le insalate, per aromatizzare liquori e marmellate, per preparare benefiche bevande, ma anche per bagni rilassanti o stimolanti, per rinfrescare l’alito, per profumare ogni angolo della casa e tanto altro ancora.


lunedì 6 settembre 2010

Usare pareti in cartongesso per suddividere gli ambienti


Usare pareti in cartongesso per suddividere gli ambienti

Usare pareti in cartongesso per suddividere gli ambienti

Facile da mettere in posa, leggera ed economica

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Una parete in cartongesso è costituita da una struttura portante fatta di profili in acciaio zincato posati in verticale ed orizzontale.

Al telaio vengono fissate delle lastre con interno in gesso robusto, rivestito con cartone speciale ad alta resistenza meccanica.


domenica 5 settembre 2010

Quale distanza devono rispettare i nostri alberi dalla proprieta’ del vicino?


Quale distanza devono rispettare i nostri alberi dalla proprieta’ del vicino?

Le risposte dal Codice Civile


Quale distanza per gli alberi?
Se si vogliono piantare nuovi alberi nel giardino è necessario mantenere determinate distanze dal confine del vicino.
Le distanze da osservare sono stabilite dai regolamenti e, in mancanza di questi, dagli usi locali. Se gli uni e gli altri non dispongono, il Codice Civile prevede che debbano essere osservate le seguenti distanze:


venerdì 27 agosto 2010

vasca idromassaggio


Vasca idromassaggio: scopri come sceglierla

I requisiti di una vasca idromassaggio di qualità secondo la normativa


Una vasca per ogni esigenza
Chi di noi non ha mai sognato di avere nel proprio bagno una vasca idromassaggio in cui potersi rilassare?


giovedì 26 agosto 2010

come addobbare la casa per il Natale


addobbi di natale: -decorazioni natalizie
Addobbare la casa per il Natale è sempre un’attività piacevole che mette allegria a tutta la famiglia.
Per creare l’atmosfera Natalizia in casa non è necessario spendere molto in addobbi costosi, basta avere un po’ di fantasia; con gli oggetti più semplici si possono realizzare idee carine adatte anche agli appartamenti più piccoli. 


Propoli e Oli essenziali per profumare la casa


Le proprietà benefiche della propoli e degli oli essenziali

In una casa pronta per le Feste di Natale con gli addobbi natalizi non possiamo rinunciare al positivo effetto sul nostro benessere, ma soprattutto sulla nostra salute, degli oli essenziali da utilizzare nei bruciaessenze d’ambiente.
La loro piacevole fragranza fa star bene chi vive nella casa e accoglie gradevolmente chi vi entra, per la sensazione di natura e di aria aperta che sanno trasmettere.
La propoli
oli essenziali: La propoli-diffusore
Foto Mariateresa Faccincani


Arredamento bagno: scegliere l'arredo bagno


Arredamento bagno: scegliere l'arredo bagno
Redazione La CASA giusta

Arredamento bagno: scegliere l'arredo bagno

nuovi spazi, sanitari e mobili per un arredare la stanza da bagno

Da dove dobbiamo cominciare per arredare il bagno ?

Arredare vuol dire ricercare funzionalità e bellezza, e nulla che funziona bene è mai stato ideato e creato per caso ma senza dubbio nato da un progetto ideato e pensato per soddisfare le nostre esigenze!

Il primo passo per progettare l’arredamento del bagno, come in tutti i campi del progettare, è avere le idee ben chiare di quali siano gli spazi a disposizione e gli ingombri di ciò che ci occorre per renderli vivibili.


mercoledì 18 agosto 2010

Un mini appartamento da arredare


L'arredamento
mini appartamento: L'arredamento-cucina mini
LA ZONA SOGGIORNO/RELAX

Per l’area relax si è scelta la posizione indicata nel disegno perché non disturbata da porte, finestre e da spazi di passaggio.
Lo spazio consente di collocare un divano 3 posti, normale o letto, è importante che il modello che si sceglierà non abbia ingombro maggiore a 220 x 190 cm. per non appesantire troppo il locale.
Per sfruttare al massimo lo spazio si consiglia di porre due mensole in legno profonde 30 cm. da utilizzarsi come libreria sopra il divano.
La più bassa va posta ad un’altezza di 160/170 cm. da terra; il vantaggio delle mensole in un ambiente non troppo grande è quello di non appesantirlo, come succederebbe con librerie chiuse, e di non occupare spazio, essendo i ripiani posti in alto.
Per la TV si consiglia una parete attrezzata o una libreria leggera modulare.


Progettare una scala in soggiorno


Scala ad U o scala ad L  Le richieste

Ci viene chiesto di progettare una scala all'interno di un soggiorno senza modificare le dimensioni del foro nel solaio che è già stato realizzato.

La proprietaria della casa in particolare ci chiede:

- "Vorrei avere uno spazio ampio per il salotto e per i divani (6-8 posti a sedere).

- Se c’è spazio vorrei mettere un tavolo tondo per ricevere gli ospiti nel salotto.

- Mi piace uno stile classico, semplice e lineare con una prevalenza delle tonalità di bianco.

- Mi piacerebbe inserire qualche pezzo di modernariato (la casa è anni 70 e mi piacerebbe qualche pezzo che richiami l’epoca della casa).

- Avrei pensato di sistemare il tavolo per i pasti in famiglia in veranda.
Purtroppo per passare dalla cucina alla veranda devo passare per il soggiorno: pertanto la zona di accesso al soggiorno dovrebbe essere abbastanza libera."
Lo stato di fatto
progettere scala: Lo stato di fatto-scala ad L
Le dimensioni della stanza


 

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