lunedì 20 settembre 2010

LA SPINTA DELLE TERRE


LA SPINTA DELLE TERRE

Qualunque materiale in deposito o insilabile esercita contro una parete, verticale o inclinata, che ne impedisce il franamento, una spinta, la cui intensità dipende dalle proprietà fisiche e meccaniche del materiale stesso.
teorie per il calcolo della spinta delle terre, questa dipende essenzialmente dal peso volumico, del terreno e dal suo angolo di attrito fi, che definisce lo stato di equilibrio limite e individua, in assenza di coesione, il piano di naturale declivio, ossia quel piano secondo il quale la massa terrosa, in caduta libera, si dispone naturalmente; tutti i piani che formano con l'orizzontale angoli alfa > fi rappresentano possibili piani di scorrimento della sovrastante massa di terra, che dovrà essere sostenuta da apposite opere, progettate e dimensionate in funzione della spinta esercitata dalla massa stessa.
Prima ipotesi
Il terreno si considera omogeneo in ogni suo punto, cioè si ammettono costanti le sue caratteristiche fisiche e meccaniche.
Seconda ipotesi
Se contro un muro viene realizzato un riempimento di terra incoerente per tutta la sua altezza, superiormente delimitato da un piano orizzontale o inclinato, e illimitato dalle altre parti , la massa di terreno provoca subito una spinta S contro il muro che subisce un lieve cedimento, cioè una traslazione oppure una rotazione intorno al punto D.

Prima di passare allo studio dei procedimenti di calcolo della spinta dei terrapieni, sono opportune alcune considerazioni:
- i valori delle spinte attiva e passiva, essendo definiti in funzione della condizione di equilibrio del muro, consentono a quest'ultimo un lieve spostamento e pertanto possono verificarsi spinte di terrapieni maggiori di Sa, nella seconda ipotesi e minori di Sp nella terza ipotesi;
- nel calcolo della spinta attiva, con un errore praticamente trascurabile e a vantaggio di una maggiore semplicità nel calcolo stesso, la superficie di scorrimento può essere considerata piana anziché curva; tale approssimazione non è possibile nel calcolo della spinta passiva
- nel caso di terreni coerenti e argillosi, eventuali sovraccarichi gravanti sul terrapieno determinano una compressione della massa terrosa con una riduzione dei pori, per cui una parte dell' acqua contenuta viene ad accumularsi lungo la superficie di scorrimento facilitando il distacco del prisma di scorrimento; di conseguenza si riduce l' angolo di attrito con l' aumentare del sovraccarico;
- il valore della spinta attiva calcolato è inferiore a quello reale che il muro deve sopportare fino a che il muro non ha subito un lieve cedimento (traslazione e/o rotazione); di conseguenza è preferibile un muro meno rigido, e quindi più soggetto a cedimenti, rispetto a un altro con elevata rigidezza in quanto sovradimensionato;
- il prisma di terra che si distacca lungo la superficie di scorrimento tende a incunearsi
Per la limitata incidenza che ha sul valore della spinta, in genere tale attrito viene trascurato, anche perché si riduce per la presenza di umidità; quando si vuole considerarlo, se ne tiene conto tramite il relativo angolo di attrito (P, la cui ampiezza può assumere valori: fi = ( 1/2 // 2/3)x fi --> fi1 maggiore o uguale 1/2fi

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