venerdì 8 ottobre 2010

Ristrutturazioni: IVA al 10%


Ristrutturazioni: IVA al 10%

Per chi vuole ristrutturare casa è stata reintrodotta la vecchia aliquota agevolata


ora è più conveniente ristrutturare
ristrutturare casa: ora è più conveniente ristrutturare-ristrutturazioni
Il testo, approdato in aula il 25/07/2006 dopo l’approvazione della Commissione Bilancio, reintroduce l’aliquota Iva agevolata del 10% sugli interventi di ristrutturazione edilizia.

La misura, introdotta con un emendamento approvato in Commissione Bilancio del Senato, entrerà in vigore il 1° ottobre prossimo e sarà applicabile per tre mesi. La conferma avverrà, eventualmente, con la Finanziaria per il 2007.

Il decreto legge sulle liberalizzazioni (DL 223/2006) aveva stabilito – ricordiamo - che la detrazione Irpef 41% per le ristrutturazioni edilizie fosse subordinata alla condizione che, per le spese sostenute a decorrere dalla entrata in vigore del decreto, nella fattura emessa dal soggetto che esegue l’intervento venisse esposto separatamente il costo della manodopera (art. 35 comma 19).


La detrazione irpef
Nessuna modifica sulle aliquote Irpef: la detrazione resta al 41% e il tetto detraibile a 48.000 euro.

Introdotta, inoltre, sperimentalmente dal primo gennaio 2007, la possibilità di detrarre fiscalmente fino a 1.000 euro di spese di intermediazioni immobiliari regolarmente denunciate.


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martedì 5 ottobre 2010

la diga più grande del mondo


Lunga 2,3 km e alta 185 metri, taglia in due il fiume Yangtze

Inaugurata la diga più grande del mondo

Festa per le turbine già in funzione ma 1200 villaggi sono stati sommersi dalle acque e gli sfollati sono oltre un milione

- E' stata inaugurata ufficialmente la più grande e contestata opera architettonica al mondo, definita con orgoglio la "Grande Muraglia" del terzo millennio. Dopo tredici anni di lavori, e con un anno di anticipo sui tempi previsti, è stata terminata in Cina la diga delle Tre Gole. La stampa e i media l’hanno celebrata come il simbolo dello sviluppo e della potenza della Cina, una somma incredibile di numeri da record. Ma oltre che dividere il fiume quest'opera divide, in qualche misura, anche l'intero paese, visti i costi umani e ambientali che ha comportato.

I NUMERI - Lunga 2,3 km ed alta 185 metri, taglia in due il fiume più lungo del continente, lo Yangtze (6.300 km) nella provincia centrale dello Hubei, creando un bacino di 1.084 km quadrati di superficie. Il costo finale, doppio rispetto a quanto fissato all’inizio, e’ pari a 21 miliardi di euro, mentre per la manodopera, accorsa da tutto il paese, sono stati necessari 25 mila uomini. Alcune turbine sono già in funzione, ma quando tutto sarà completato e la centrale funzionerà a pieno ritmo, ossia nel 2009, il complesso idroelettrico produrrà circa 85 miliardi di kw di energia all’anno, grazie all’impiego di 26 generatori. Un potenziale elettrico da non sottovalutare per un paese come la Cina alla ricerca di fonti non inquinanti per soddisfare una sete di energia che cresce del 10% l’anno e che dipende ancora per il 70% dal carbone.
LE CRITICHE - Fin dall’inizio, però, le critiche non sono mancate. Ambientalisti, giornalisti e intellettuali hanno più volte levato la voce contro gli alti costi ambientali e umani della diga, e altrettante volte sono stati messi a tacere. Fino a qualche giorno fa, allorché l’opera è stata presentata ai giornalisti, molti contadini sono accorsi sul posto per denunciare lo sgombero forzato a cui sono stati costretti e le condizioni in cui versano attualmente. I miseri compensi promessi non sono mai arrivati, le abitazioni sono troppo piccole e i campi insufficienti, hanno dichiarato ai giornalisti. Ancora oggi il governo centrale ha annunciato l’intenzione di voler sostenere l’economia della zona per i prossimi 20 anni attraverso sussidi, con l’intenzione evidente di calmare le proteste.
1200 VILLAGGI SOMMERSI: 1,1 MILIONI DI SFOLLATI - Più di 1200 villaggi sono scomparsi sotto le acque, come Zigui e Zhongbao, oppure sono stati ricostruiti qualche chilometro più in là. «Il problema degli sfollati è molto importante, anche dalla sua risoluzione dipende il successo del Progetto delle Tre Gole», ha dichiarato alla stampa il general manager del Committee for the Construction of Three Gorges Project (Cctgp), Li Yongan. Fino ad oggi sono state spostate 1,1 milioni di persone a cui si aggiungeranno altre 800 mila persone in autunno, quando il livello dell’acqua aumenterà ancora.
20 maggio 2006


 

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