Università degli studi di Salerno
Corso di Laurea in Ingegneria Civile
ANALISI DELL’EDIFICIO
SITO IN SALERNO SU CORSO VITTORIO EMANUELE, 94
(PALAZZO SCARAMELLA)
Descrizione dell’esercitazione
Il progetto “Salerno tra le due guerre”, portato avanti dall’arch. Federica Ribera, docente presso l’Università degli Studi di Salerno, vuole proporre un viaggio nella storiografia civile dei cambiamenti che hanno coinvolto Salerno negli anni tra i due conflitti, sintetizzati attraverso foto e dettagli storici che riguardano l’edilizia e l’architettura della città. Tale progetto è frutto delle ricerche condotte dagli studenti di Architettura Tecnica del Corso di Laurea in Ingegneria Civile, i quali hanno potuto offrire, con i loro elaborati, utili spunti per un viaggio a ritroso nella storia salernitana. In riferimento a tale progetto, gli studenti sono stati suddivisi in piccoli gruppi, a ciascuno dei quali è stato assegnato lo studio di un edificio della zona orientale di Salerno.
In particolare, ai gruppi 35-36, composto dai sottoscritti Grimaldi Marco, Petroni Mariella, Fernicola Giovanni Marco e Pastore Francesco, è stata assegnata l’analisi di un fabbricato sito su Corso Vittorio Emanuele: Palazzo Scaramella. Al fine di adempiere al compito assegnatoci, chi scrive ha in primo luogo provveduto a un’ispezione dell’edificio per ottenerne il rilievo geometrico e tecnologico, successivamente ha anche effettuato un’indagine storica su tutti i documenti inerenti alla vita dell’edificio, consultati presso archivi sia pubblici che privati.
Illustrazione della documentazione consultata e delle testimonianze orali raccolte
La ricerca per l’analisi storica è partita dalle testimonianze di alcuni residenti nel suddetto edificio. Poco essi sapevano circa la vita dell’edificio e quindi non ci hanno potuto fornire delle documentazioni che attestassero la veridicità delle loro affermazioni.
Il colloquio, invece, con il sig. Antonio, attuale custode del palazzo, è stato molto più soddisfacente: non solo ci ha fornito notizie utilissime per il nostro studio, ma, grazie a lui, abbiamo finalmente consultato delle documentazioni fotografiche. Siamo riusciti a pervenire al progetto della ricostruzione del 1945 ed a un atto notarile riguardante la cancellata che si trovava tra l’edificio Scaramella e l’edificio Barracano.
Poco soddisfacente è stata la visita all’archivio storico del Comune di Salerno, presso il quale siamo riusciti a pervenire solo ad alcuni documenti riguardanti la ricostruzione dell’edificio fatta nel 1945. Tali documenti sono:
- Prospetto della facciata principale
- Pianta piano terra e piano ultimo
- Approvazione del progetto di ricostruzione
- Relazione sommaria sul progetto di ripristino del palazzo
- Istanza contro la rimozione della cancellata
- N°2 foto d’epoca della cancellata
- Foto del palazzo in seguito al bombardamento
Viene presentata un’istanza dalla Commissione Edilizia durante l’adunanza del 7 Agosto 1940 contro la rimozione della cancellata in ferro esistente tra il fabbricato Barracano e il fabbricato Scaramella in corso Vittorio Emanuele, consistente in un cancello centrale e due riquadri laterali decorati in ferro fuso battuto.
L’istanza si basa sul fatto che l’art.3 esclude da tale rimozione le cancellate di notevole pregio artistico; la suddetta, infatti, si armonizza perfettamente con l’ambiente circostante nonché con il Corso Vittorio Emanuele, via principale e meglio tenuta della città.
In data 22 Giugno 1945 viene presentata una relazione sommaria sul progetto di rispristino del palazzo, gravemente danneggiato in seguito ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
Il progetto avrebbe dovuto seguire come linea di massima la precedente struttura, ma in seguito ad ulteriori studi si decise di apportare alcune modifiche tra le quali l’aggiunta di due piani e la nuova decorazione del prospetto principale.
Per quanto riguarda l’aggiunta del quarto piano esso dava un’armonia più equilibrata all’edificio nella proporzione tra larghezza e altezza. Il fabbricato quindi comprenderà in totale un piano interrato, uno rialzato, quattro in elevazione ed un piano attico arretrato rispetto alla verticale dell’edificio.
Per quanto concerne la modifica del prospetto principale, verrà evitata la precedente monotonia dei balconi isolati con la realizzazione di un’unica balaustra che unisce i tre balconi in un unico centrale per i primi tre piani; mentre per l’ultimo piano verrà realizzata una veranda illuminata da cinque grandi aperture ad arco. La decorazione sarà: per il piano rialzato a bugne lavorate a punte di diamante, mentre per gli altri piani in travertino romano. Sono previste inoltre delle nicchie tra i balconi.
In data 6 Luglio 1945 il sindaco approva il progetto per la ricostruzione del palazzo a seguito del parere positivo della Commissione Edilizia.
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