lunedì 20 settembre 2010

I TRIBUTI E IL SISTEMA FISCALE ITALIANO


I TRIBUTI E IL SISTEMA FISCALE ITALIANO
I TRIBUTI devono essere pagati dai cittadini al Fisco, affinché lo Stato e gli Enti locali possano far fronte alla spesa pubblica e mettere a nostra disposizione tutti i servizi di cui necessitiamo. Quindi, con i versamenti dei cittadini, lo Stato, provvede al proprio sostentamento. Questo meccanismo viene regolato dalla “legge finanziaria”, che, ogni anno, deve garantire l'entrata del fabbisogno pubblico economico del paese. Il dovere del cittadino è di contribuire ed è così essenziale che è fissato dalla costituzione italiana nell'art. 53: “tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”.
I tributi si distinguono in tre categorie:
Le IMPOSTE, sono i tributi più importanti che i cittadini versano in relazione alla loro capacità contributiva, senza alcun rapporto con il grado di utilizzo dei servizi pubblici. Queste somme di denaro vengono impiegate nelle opere pubbliche (costruzione di scuole, manutenzione delle strade...). Le imposte devono essere pagate obbligatoriamente da tutti cittadini.
Le TASSE, sono tributi versati dai soggetti che intendono esercitare una specifica attività o far valere un proprio diritto (occupazione del suolo pubblico, porto d'armi...). I tributi locali e le concessioni governative rientrano quindi nelle tasse. Il pagamento è dovuto soltanto dai soggetti che usufruiscono di un particolare servizio o richiedono un autorizzazione o concessione.
I CONTRIBUTI, sono tributi versati dai cittadini che si trovano, anche senza averlo chiesto, ad usufruire di un servizio pubblico realizzato per l'intera collettività. Una parte della spesa pubblica è finanziata dalle imposte, l'altra parte è a carico dei cittadini direttamente interessati che versano i contributi.
Il SOGGETTO dell'imposta è la persona (fisica o giuridica) con la quale la ricchezza si mette in rapporto. È detto IMPONIBILE l'ammontare della ricchezza sulla quale si calcola l'imposta. È detta ALIQUOTA l'imposta relativa ad 1 unità di imponibile. Se l'imponibile è espresso in €, l'aliquota è l'imposta relativa a 1€ espressa in %. IMPOSTA = IMPONIBILE x ALIQUOTA.
Sono imposte DIRETTE quelle che colpiscono direttamente la propria ricchezza (reddito o imponibile): IRPEF, ICI, IRES e IRAP. Di norma è irrilevante l'uso che il soggetto fa della ricchezza, ma non mancano le eccezioni. Ad esempio due persone, a parità di reddito, pagano imposte diverse a seconda del loro carico familiare e delle spese essenziali affrontate. Sono imposte INDIRETTE quelle che colpiscono la ricchezza nel momento in cui viene utilizzata per un trasferimento di proprietà: Imposta di Registro, IVA e Imposta Ipotecaria e Catastale. Quindi queste imposte riguardano il trasferimento di diritti reali.
Le imposte PERSONALI sono quelle che gravano sul contribuente (persona o società) in relazione alla sua ricchezza globale, indipendentemente dalle fonti di questa, valutando ogni situazione singolarmente (carichi familiari, spese inevitabili...). Sono: IRPEF, IRES E IRAP. Le imposte REALI non considerano la situazione personale del contribuente, ma colpiscono l'imponibile nella sua effettiva entità. Sono le imposte sulla cosa: ICI, Imposta di Registro,IVA e Imposta Ipotecaria e Catastale. I due tipi di imposta possono coesistere.
Le imposte PROPORZIONALI sono quelle a aliquota fissa, qualunque sia l'imponibile: ICI, Imposta di Registro, IRES, IRAP, IVA e Imposta Ipotecaria e Catastale. Le imposte PROGRESSIVE sono quelle la cui aliquota aumenta con l'aumentare dell'imponibile. Con questo sistema si cerca di penalizzare maggiormente le persone con maggiori capacità contributive. La progressività non è continua, ma è attuata per scaglioni cioè l'imponibile è suddiviso in fasce, dette scaglioni, alle quali in successione è applicata un aliquota crescente; in questo modo le aliquote più alte non colpiscono l'intero imponibile ma solo uno scaglione. L'unica imposta progressiva è l'IRPEF. In questo sistema le aliquote o l'ampiezza degli scaglioni devono essere periodicamente riviste e aggiornate a causa dell'inflazione che aumenta o diminuisce il valore d'acquisto della moneta.
Le imposte PATRIMONIALI hanno come ricchezza imponibile, il valore dei beni che il soggetto possiede. Possono essere straordinarie, cioè venire applicate solo una volta; oppure ordinarie,cioè venire applicate periodicamente. Le imposte SUL REDDITO hanno come ricchezza imponibile, il reddito appartenente al soggetto. Normalmente sono imposte ordinarie.
IRPEF = Imposta Reddito Persone Fisiche. L'IRPEF è un imposta diretta, personale, progressiva per scaglioni che si applica al reddito complessivo netto, formato da tutti i redditi del soggetto. È regolata dal testo unico dell'imposta sui redditi ed è l'imposta col numero maggiore di contribuenti e riguarda circa ⅓ di tutte le imposte versate allo stato. Il reddito imponibile IRPEF è costituito da tutti i redditi, continuativi o occasionali, destinati al soggetto. I redditi dei coniugi sono tassati separatamente, mentre i redditi dei beni in comunione legale sono addebitati metà per ciascun coniuge.
Non fanno parte del reddito imponibile IRPEF:
pensioni per invalidità, pensioni sociali e sussidi
redditi soggetti a ritenuta alla fonte o a imposta sostitutiva (depositi bancari, CCT, BOT...)
redditi da lavoro dipendente, indennità e retribuzioni arretrate
assegni famigliari che spettano al coniuge in caso i separazione
reddito dell'abitazione principale fino all'ammontare della rendita catastale.
Schema di calcolo dell'IRPEF:
calcolo imponibile lordo (somma di tutti i redditi percepiti)
calcolo imponibile netto (imponibile lordo – spese deducibili)
calcolo imposta lorda (imponibile netto a scaglioni x aliquota)
calcolo imposta netta (imposta lorda – detrazioni d'imposta)
calcolo il saldo (imposta netta – ritenute alla fonte).
REDDITI FONDIARI → RA = Reddito Agrario
RC = Rendita Catastale
RD = Reddito Dominicale
Il CATASTO è l'inventario di tutti i beni immobili. Esiste un catasto terreni e un catasto fabbricati. Ogni bene immobiliare possiede dei numeri identificativi e il RC. Il RC viene calcolato dal catasto e esprime quanto quel bene può rendere mediamente in 1 anno. Le particelle del CATASTO TERRENI hanno sempre due redditi, il RD (che si riferisce al proprietario della particella) e il RA (che si riferisce al gestore). Ad esempio, in caso di dichiarazione dei redditi, il proprietario che lavora il suo terreno deve dichiarare entrambi. Se lo affitta, il proprietario dichiara solo il RD e l'affittuario solo il RA. Nel CATASTO FABBRICATI c'è solo la RC che è a carico del proprietario. Questi redditi vengono riferiti a una particolare epoca censuaria (detto anno) e ogni tanto vengono ricalcolati. Tra una rivalutazione e l' altra, vengono rivalutati mediante % stabilite nella finanziaria. Tra le varie cose determinano le % di rivalutazione:
RD + 80%
RA + 70%
RC + 5%
Il VALORE CATASTALE è un imposta che viene calcolata sul valore del bene immobile e non sul reddito ed è solitamente inferiore al valore di mercato (⅓ o ¼ del valore di mercato). Il valore catastale si determina partendo, per i fabbricati, dalla RC rivalutata (+ 5%) che viene moltiplicata per un coefficiente fisso che è 100 per abitazioni e box, 50 per gli uffici e 34 per i negozi. Per i terreni si parte dal RD rivalutato (+ 25%) per un coefficiente fisso che ora è del 75%.
Valore catastale = RC x 1,05 → rendita da trasformare in valore:
abitazioni e box RC x 1,05 x 100
uffici RC x 1,05 x 50
negozi RC x 1,05 x 34
IRES = Imposta Reddito Società (sostituisce IRPEG = Imposta Reddito Persone Giuridiche). È un imposta diretta, personale e proporzionale e ha un aliquota fissa del 33%. l'imposta colpisce l'utile netto delle società, rilevabile dal loro bilancio. Ne sono esenti da questa imposta lo Stato e gli Enti pubblici territoriali che esercitano funzioni statali (comuni, provincie, regioni), assistenziali e sanitarie.
IRAP = Imposta Regionale Attività Produttive. È un imposta diretta, personale e proporzionale dovuta da persone o società che in quella data regione svolgono un attività produttiva. L'imposta si applica sull'ammontare della produzione netta (compensi percepiti – costi sostenuti) moltiplicandola per l'aliquota che varia circa dal 2% al 4%. Il pagamento è previsto ogni anno.
ICI = Imposta Comunale Immobile. È un imposta diretta, reale e proporzionale che grava sul valore di terreni (agrari e edificabili) e fabbricati (imposta patrimoniale perché l'imponibile è costituito dal valore degli immobili) e va considerata nella determinazione del reddito netto capitalizzabile. Il soggetto dell'imposta è il proprietario o usufruttuario del suddetto bene. Tributario dell'imposta è il Comune in cui è ubicato l'immobile.
ICI abitazioni e box = RC x 1,05 x 100 x aliquota
ICI terreni agrari = RD x 1,25 x 75 x aliquota
ICI terreni edificabili = Valore di mercato (stabilito annualmente dal catasto) x aliquota
Nel calcolo dell'ICI si usa un aliquota che varia dal 4‰ al 9‰.
La DICHIARAZIONE DEI REDDITI deve essere presentata annualmente da tutti coloro che hanno redditi colpiti da imposte dirette, infatti con questa autocertificazione si determina l'ammontare delle imposte del contribuente da versare all'Erario. Il versamento non è unico, ma dilazionato in tre quote:
1° quota → 40% dell'imposta dell'anno prima
2° quota → 60% dell'imposta dell'anno prima
3° quota → saldo (ammontare dell'imposta effettiva – 1° e 2° quote pagate).
Le persone fisiche riportano la dichiarazione dei redditi sul modello unico o sul modello 730, da dove si determina la somma di IRPEF da versare all'Erario. Sul modello unico vengono elencati:
il reddito complessivo (somma di tutti i tipi di redditi del soggetto)
il reddito imponibile (reddito complessivo - oneri deducibili)
l'imposta lorda (reddito imponibile a scaglioni x aliquota)
l'imposta netta IRPEF (imposta lorda - detrazioni d'imposta (19% spese sanitarie, interessi mutui, assicurazione sulla vita...)).
Nel modello 730 (ex 740) i contribuenti sono più facilitati dall'assistenza del datore di lavoro o da centri di assistenza fiscale CAF.
I documenti della dichiarazione dei redditi vanno conservati dal contribuente per 5 anni.
Le società di persone riportano la dichiarazione dei redditi sul modello unico dove vengono comunicati i vari redditi prodotti, che, sommati tra loro determinano la produzione netta da cui viene calcolata l'IRAP da versare. Il modello serve anche per stabilire la quota singola di ogni socio per poi introdurla nella propria dichiarazione personale soggetta a IRPEF.
Le società di capitali e enti commerciali riportano la dichiarazione dei redditi sul modello unico dove citano i redditi d'impresa, sommati tra loro, formano il reddito imponibile su cui viene calcolata l'IRES (attualmente è fisso il 35% del reddito). Il modello serve anche a stabilire il valore della produzione netta, sulla quale si deve poi calcolare l'IRAP.
IVA = Imposta Valore Aggiunto. È un imposta indiretta, reale e proporzionale. Viene applicata su tutte le cessioni di beni o le prestazioni di servizi. Tutti coloro che intraprendono un attività autonoma devono richiedere il numero di partita IVA. Ogni mese l'IVA incassata alla vendita la deve sottrarre all'IVA pagata all'acquisto, e versare la differenza all'Erario. La prima sarà sicuramente maggiore della seconda perché il bene finito vale comunque di più del bene di partenza. Le accise sono imposte che colpiscono certi beni dannosi a noi (prodotti petroliferi, armi, munizioni, alcolici e tabacco).
IMPOSTA DI REGISTRO è in imposta indiretta, reale e proporzionale e serve a registrarsi negli Uffici del Registro per dare validità al contratto. Se il passaggio di proprietà passa da un'impresa a una persona fisica, l'imposta in questo caso è fissa di 129,11€ e la si versa una volta sola. Se un soggetto acquista da un privato, un immobile, l'acquirente deve versare una sola volta l'imposta di registro pari a 7% del valore catastale per fabbricati di lusso, fino a scendere al 3% del valore catastale se è la prima casa. In caso di immobile in locazione la somma da pagare è data dal 2% del canone annuo di locazione, da riscuotere 1% dal nudo proprietario e il restante 1% dall'inquilino).
IMPOSTA IPOTECARIA E CATASTALE è un imposta indiretta, reale e proporzionale o fissa (importo da versare fisso). Queste due imposte sono sempre dovute in aggiunta all'imposta di registro per trascrivere il passaggio di proprietà nei Pubblici Registri Immobiliari. L'imposta ipotecaria è il 2% del valore catastale dell'immobile. Mentre l'imposta catastale è pari all'1% del valore catastale dell'immobile. Per l'acquisto o l'ottenimento in eredità della prima casa le due imposte sono 168€ fisse.

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